I capi di abbigliamento in Cashmere sono tra i più pregiati e lussuosi sul mercato. È quindi peculiare e interessante comprendere in che modo riconoscere la loro autenticità.
Perché il Cashmere è considerato uno dei filati più pregiati?
Innanzitutto è importante precisare che il Cashmere è così prezioso perché proviene dal pelo di una rara varietà di capra, le Hircus, allevata nei Paesi Orientali e precisamente in Mongolia, Iran, Afganistan, Turchia e India e tosate solo durante un periodo dell'anno, la primavera.
Come lo riconosco?
Per capire se il Cashmere è autentico, si può sottoporre a un test composto da quattro passaggi:
- Un test visivo, denominato anche “Vedere per credere”.
- Un test del tatto
- Un test chiamato “Dye” hard
- Un test dell'odore o “Cashmere in fiamme”.
Il test visivo , denominato anche “Vedere per credere”
Può sembrare una banalità ma, per riconoscere un capo 100% Cashmere è, prima di tutto, fondamentale guardare l'etichetta. L'etichetta di un prodotto di Cashmere certifica, anche dal punto di vista legislativo, che è realizzato interamente in Cashmere.
Se la percentuale dovesse essere inferiore o se, addirittura, l'etichetta non dovesse essere presente, a quel punto suonerebbe il primo campanello d'allarme.
Il test del tatto
Dopo aver controllato l'etichetta, una prova che si può effettuare per verificare se effettivamente si tratta di vero Cashmere è toccarlo. Una delle caratteristiche fondamentali di questo filato, che lo contraddistingue dalle altre lane e fibre naturali, è la morbidezza. I capi in Cashmere sono estremamente soffici e confortevoli perché le fibre di questo materiale hanno un diametro sottilissimo che arriva a 15 micron (un capello umano è di circa 30 micron) e, inoltre, la loro forma è irregolare e permette di farle aderire tra loro creando proprio quella piacevole sensazione di morbidezza.
Se toccando il capo dovesse pizzicare o dare una percezione di graffio, potrebbe non trattarsi di Cashmere.
Il test “Dye” hard
Il detto recita “non è tutto oro ciò che luccica” ma per il Cashmere questo non vale. Un capo realizzato in questo filato di estrema qualità presenta un colore ricco e lucente. È pertanto importante prestare attenzione anche a questo piccolo particolare.
Il test dell'odore o “Cashmere in fiamme”
Un altro test che si può attuare per comprendere se un capo è in 100% Cashmere è la prova del fuoco. Si prende un ciuffo di fibre pressate l'una all'altra in modo da formare un filo spesso e poi gli si dà fuoco con un accendino: se è vero Cashmere si restringerà e carbonizzerà, se è fibra sintetica invece brucerà producendo fumo nero e avrà uno sgradevole odore di plastica. Questo perché una delle proprietà peculiari del cashmere è proprio quella di essere resistente al fuoco.
Infine, per avere la certezza di acquistare il vero Cashmere, è fondamentale affidarsi ad aziende esperte del settore, come Cains Moore. Da 70 anni, realizziamo capi in puro Cashmere, investendo nelle tecnologie digitali e selezionando attentamente i fornitori, per elevare la qualità dei nostri prodotti rappresentando così il marchio d'eccellenza del Made In Italy.
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